mercoledì 31 gennaio 2024

Dire la Storia

 



In questi ultimi giorni mi è capitato di discorrere amenamente con un giovane collega di lettere che accidentalmente si trova anche ad insegnare geostoria al biennio delle superiori; ebbene, mi ha fatto sorridere la sua personale difficoltà verso l'insegnamento della storia, materia che non gli è affatto congeniale, ma al contempo mi ha fatto riflettere: come mai la storia alle superiori deve essere sempre affiancata da altre discipline, quasi che non possa stare in piedi da sola? Al biennio è stata unita simbioticamente alla geografia a creare un mostro chiamato geostoria, al triennio è unita alla filosofia (e sappiamo troppo bene che fine fa quando si perde un'ora di lezione)...

Ebbene, tale superficialità verso questa disciplina, tra le più affascinanti e complesse, si trova anche in TV o in libreria, dove giornalisti si improvvisano storici, quasi che tutti potessero parlare di storia, tanto....è solo storia. No?!? Allora basta avere qualche particolare interesse in questo ambito e aver fatto qualche lettura per sentirsi investiti del ruolo di storico (solitamente tipo saccente e saputone) che deve piegare agli altri il senso degli eventi. Magari utilizzando il metodo della cronaca così che il continuum degli eventi - vero rivelatore del senso profondo di quanto accade - viene sbrindellato in una sequenza di attimi circonstanziati e avulsi dal loro contesto.

Alcuni titoli dei programmi stessi rivela il grande inganno in cui cadono questi storici provetti: "La grande Storia", "Passato e presente", "Una giornata particolare". Un docufulm è storia? Il confronto tra passato e presente partendo da singoli eventi è fare storia? Si può parcellizzare la storia partendo da una singola giornata? La risposta a tutte e tre le domande è, ovviamente, no. Nel senso che sono sicuramente aspetti utili alla ricerca storica, ma non la esauriscono né restituiscono agli eventi di cui trattano la dovuta complessità.

Certo, la storia affascina - e come non potrebbe, essendo la nostra storia! - ma necessita di essere maneggiata con molta cura e attenzione. Gli eventi che racchiude (siano essi recenti o lontani) sono frutto di uomini, culture e sistemi di pensiero che ci chiedono di essere studiati in profondità per essere realmente compresi. La storia non è maestra di vita di per sé, lo diventa solo se la si studia in modo approfondito e se se ne fanno emergere i gangli fondamentali.

Allora, meno giornalisti e più storici in TV! Il prof. Alessandro Barbero è andato in pensione, forse sarebbe il caso che qualche emittente lo arruolasse e gli affidasse finalmente uno spazio televisivo dove mostrare come si affronta la storia in modo serio e professionale. 

  





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