mercoledì 4 settembre 2024

Verso un'Europa Nero-Bruna?

 



Dopo una primavera ed un'estate di elezioni, ed in vista di un autunno che si preannuncia altrettanto gravido di scelte politiche, alcune costanti stanno emergendo all'interno del Vecchio Continente e forse anche altrove.

Prima fu l'Italia (di nuovo!) ad ammantare di nero il proprio Governo. Il processo berlusconiano di sdoganare l'estrema Destra per poter arrivare a governare il Paese si è concluso con l'estrema Destra al potere e i liberalmoderati in posizione ancillare. Li volevano controllare, ora sono ai loro ordini (di nuovo!). Come buttare al macero un secolo di storia politica.

Poi toccò alla Francia. Il terremoto politico avvenuto con le scorse elezioni europee non lascia molti dubbi: le forze estremiste di una Destra nazionalpopulista sono al primo posto nel Paese e a poco serve il cordone sanitario che ancora una volta gli si è serrato attorno per impedirne l'accesso ai palazzi del potere. Prima o poi verrà eroso e allora non ci sarà più alcun ostacolo a frapporsi tra queste forze e il Governo del Paese

Infine arrivò la Germania: nelle ultime elezioni l'estrema Destra era sempre in crescita, ma stavolta, in Turingia e Sassonia, ha  fatto il botto, diventando il primo partito in entrambi i Land. A parole nessuno vuole allearsi con loro, ma tra nuovi partiti rossobruni e parole d'ordine dei moderati che si avvicinano pericolosamente a quelle dell'estrema Destra, chi può dire se nella pratica non uscirà qualche alleanza contronatura?

Il tutto nel bel mezzo del processo di formazione della nuova Commissione Europea, di due guerre ai confini dell'Unione (Ucraina-Russia e Israele-Palestina) e in vista di un'elezione presidenziale statunitense assai delicata. Che l'UE fosse debole nelle sue Istituzioni centrali è risaputo, ma che ad essa si aggiungesse anche la debolezza dei due Paesi principali è una novità non trascurabile, anzi! La presidenza Macron era iniziata al Palais du Louvre, ma rischia di concludersi in una nuova Place de la Concorde, mentre il Governo del Cancelliere Scholz rischia di diventare il più breve e scialbo della Germania post 1945.

Urge correre ai ripari. Calenda nei giorni scorsi ha fatto una breve analisi di quanto avvenuto in Germania (ma può benissimo valere per Francia e Italia) ponendo l'accento sul futuro fosco che molti cittadini percepiscono e collegando a questa percezione il voto alle Destre estreme. La discussione che ne è seguita ha posto in evidenza come probabilmente la gestione politica delle forze moderate (di Destra, di Centro e di Sinistra) sia stata fallace e incapace di affrontare i veri problemi delle persone. Dalla disillusione si è quindi passati alla contestazione ed infine a cedere alle sirene di partiti che sicuramente non sanno offrire soluzioni, ma capri espiatori (gli immigrati soprattutto) facili da individuare e una insieme di valori in cui l'egoismo e il disinteresse verso l'altro stanno ai vertici.

Ciò che dovrebbe far rabbrividire di tutto ciò è che queste posizioni non sono per nulla diverse da quelle dei partiti nazionalisti di un secolo fa; anzi, ne propugnano esattamente le stesse idee e gli stessi "valori". Stupisce che molti non se ne accorgano e li votino: se i presupposti sono gli stessi, difficilmente la conclusione sarà differente!

Tuttavia, per quanto difficile, è compito degli altri partiti democratici rendersi conto del disagio che hanno creato e cambiare le loro proposte politiche, non inseguendo questi estremisti (come purtroppo qualche partito sta già facendo, commettendo lo stesso errore dei liberali di un secolo fa), ma percorrendo con coraggio nuove vie che rimettano al centro la persona e i suoi bisogni. E se questo vuol dire qualche punto di deficit in più o una tassa in più a qualche categoria amica abbiano il coraggio di farlo. Se Parigi - come ci ricorda Enrico di Navarra - val bene una messa, la nostra Democrazia val bene qualche sacrificio (per chi può ancora permettersi di farli).


Verso un'Europa Nero-Bruna?

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